Primo trattamento colore capelli: 3 cose da sapere

C’è sempre una prima volta e la prima volta non si scorda mai. Stiamo parlando del trattamento colore capelli, comunemente detto tinta, momento che prima o poi tocca un po’ tutte per necessità o per voglia di cambiamento.

Abbiamo visto come la colorazione dei capelli abbia radici antiche, anzi antichissime. E abbiamo approfondito anche quanto l’estetica della chioma abbia visto evolvere il proprio significato sociale e simbolico nelle epoche. Già perché colorare i capelli non è solo questione di necessità – coprire i capelli bianchi – ma anche di stile e personalità.

La prima volta è bene che la cliente porti con sé delle fotografie del risultato che vuole ottenere per evitare fraintendimenti con l’hairstylist, non solo sul colore ma anche su sfumature e nuance. Una foto vale più di mille parole!

Ci sono 3 cose però che la cliente deve sapere. Il filo conduttore è che:

  • l’hairtsylist è sempre la figura migliore a cui affidarsi per scegliere il proprio look
  • il prodotto che si usa per il trattamento colore fa la differenza

1. La consulenza del professionista

Analisi dello stato del capello

Innanzitutto, il parrucchiere fa un’analisi complessiva sulla salute di cute e chioma, un controllo in cui verifica la presenza di eventuali arrossamenti, desquamazioni, ferite, tutti elementi che possono consigliare anche una posticipazione del trattamento colore.

Inoltre valuta la consistenza del capello – la circonferenza del fusto -, la sua densità – se i capelli sono radi o folti -, l’elasticità – la capacità dei capelli di allungarsi e tornare allo stato iniziale – e la porosità – il livello di aperture delle squame del capello che ne determina la capacità di assorbire umidità.

Analisi del fenotipo e del colore di fondo

Nonostante la foto del look citata sopra, l’esperto fa un’analisi della tonalità del colore in base a fenotipo e colore di fondo. Il primo indica il colore dell’incarnato, in particolare la reazione della pelle all’esposizione dei raggi solari. Abbiamo per esempio carnagioni lattee, chiare, olivastre o nere. Il secondo è il colore del capello già in essere, in questo caso quello naturale.

In questa fase inizia la vera consulenza sulla scelta del colore. Il professionista propone la gradazione di colore che meglio si abbina all’incarnato e meglio risponde al colore di fondo. In questa valutazione del look ovviamente vengono presi in considerazione altri elementi somatici come il colore degli occhi e delle sopracciglia.

Questi sono i principi cardine dell’ARMOCROMIA, una disciplina affascinante molto utile che ha come oggetto lo studio del colore con l’obiettivo di valorizzare l’immagine di ogni persona. Come fa intendere la parola stessa, l’armonia tra i colori, che vengono equilibrati tra loro tenendo conto delle caratteristiche della persona.

La cliente alle prime armi deve anche sapere che non tutti i desideri possono essere esauditi. Per esempio, passare da un colore chiaro a uno scuro è più semplice che virare da un castano scuro verso un biondo. Una colorazione che prevede salti di tono eccessivi rischia di essere aggressiva per la chioma. Per questo il parrucchiere sa dare una consulenza ottimale indicando il limite di tono del colore (più chiaro o più scuro) a cui ci si può spingere partendo dal proprio colore naturale.

Scelta della tecnica da eseguire e dei prodotti

Ed ecco che si arriva alla scelta della tecnica e all’esecuzione vera e propria del trattamento colore. Finite le analisi il professionista riesce a dare un parere finale: se la scelta della cliente è appropriata o meno. È qui che l’hairstylist spiega il tipo di trattamento, il prodotto che utilizzerà e mostra la famosa tabella colore con le diverse nuance, indicando ovviamente quella consigliata.

Se invece il desiderio iniziale della cliente non è la scelta migliore per la salute dei capelli, il professionista sarà in grado di spiegare il perché ed eventualmente consigliare passaggi e azioni per ottenere in futuro il colore che desidera.

Questo perché la bellezza del capello nasce sempre dalla sua salute e anche il colore risplende e illumina la chioma solo se cute e capelli sono sani e trattati con cura. Sempre fidarsi dello specialista!

2. Cambiare routine dei capelli

Una volta uscita dal salone con il nuovo look, la cliente deve mettersi in testa di cambiare la beauty routine della cura dei propri capelli. Già perché, sia nel caso di colorazioni permanenti o semi-permanenti che nel caso di colorazioni temporanee o a base naturale, il colore deve essere mantenuto.

E ancora una volta è il professionista che sa consigliare shampoo, balsamo ed eventuali trattamenti post lavaggio per proteggere il colore in base al tipo di trattamento svolto.

Prenotare un secondo appuntamento dopo 3 settimane / 1 mese per controllare o ritoccare il colore è caldamente consigliato.

3. La prima volta: quando iniziare a colorare i capelli?

Non c’è un’età precisa sotto la quale non colorare i capelli. Ci sono Paesi come la Svizzera dove si sconsiglia un trattamento colore permanente o semi-permanente prima dei 16 anni, tanto che su alcuni prodotti sono riportate avvertenze come “non destinate al di sotto dei 16 anni”.

L’argomento però è molto ampio e merita diverse specifiche. La prima è che ovviamente più la pelle è giovane, più è sensibile ad allergie da contatto, arrossamenti, pruriti o gonfiori. Questo perché lo strato epidermico è più sottile e delicato nei bambini e diventa più spesso con la crescita.

Il secondo è il tipo di prodotto che si usa: è chiaro che colorazioni a base di monoetanolammina (o etanolammina), ricche di profumi e sostanze sintetiche sono molto più aggressive di prodotti a base naturale come ERBE TINTORIE.

ERBE TINTORIE infatti ha una formula innovativa senza ossidazione, ammoniaca, parabeni, resorcina e SLS. Svolge un’azione protettiva grazie alla sua composizione dal 92% fino al 98% di ingredienti vegetali, donando corpo e lucentezza ai capelli nel rispetto della cute. A differenza dell’henné inoltre riesce a soddisfare gusti e desideri di molte clienti perché ha una gamma di colori estremamente ricca che va dai toni freddi ai toni caldi.

Primo trattamento colore capelli: 3 cose da sapere

Se si aggiunge il fatto che questo prodotto viene applicato in abbinamento all’ACQUA TERMALE MYVEG, certificata dal Ministero della Salute Italiano (Decreto nr. 3565 del 19.07.2004.), e alle SINERGIE MYVEG, blend di oli essenziali integrali e assoluti, il trattamento colore diventa un rituale di benessere SPA.

In terzo luogo, nelle giovanissime i gusti su look e capelli cambiano con molta velocità. Per questo è consigliabile optare per prodotti naturali senza ossidazione come ERBE TINTORIE. La prima volta sarà sicuramente un piacevole ricordo!